MATTARELLA, IN SPAGNA: “Il Parlamento è il tempio della democrazia. Lì risiede la libertà di un popolo. Stiamo attraversando un periodo di grandi trasformazioni, di imperiosa crescita della tecnologia, di rinnovate tensioni al livello planetario e di crisi ai nostri confini. Un periodo nel quale sarà decisivo mantenere costante l'attenzione sulla salvaguardia dei diritti, delle libertà e delle tutele, faticosamente conquistate a partire dal secolo scorso.”
Con quale faccia, questo esimio signore che ha il privilegio di rappresentare tutto il popolo italiano, può pronunciare tali parole è da saperlo.
Il “TEMPIO”, in Italia, viene ogni giorno violato, stuprato, vilipeso, ignorato, da un Presidente del Consiglio ed un governo che concertano, emanano regole, decreti legge, impongono diktat, calpestano la Costituzione, sopprimono i diritti e la democrazia.
Il Parlamento viene quotidianamente spogliato del suo ruolo effettivo, ridotto ad un organo subalterno di un esecutivo arrogante e autoritario che va avanti a colpi di fiducia senza minimamente consentire ai membri del “Tempio” di presentare emendamenti, di esprimere il loro dissenso, di rappresentare minimamente la fetta di popolo che li ha eletti suoi rappresentanti.
Tutto questo con il placet del Capo dello Stato, ovverosia quel signore che si permette di elogiare il Tempio, parlare di libertà, di diritti, di tutele, di democrazia e, quel che è più grave, citando gli eroi italiani che hanno dato la vita per quei valori che lui cita ma non difende.
