GIM-18843 CASTEL DEL PIANO | amiata-in-vetrina
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La prima testimonianza della presenza di  Castel del Piano

si rileva da un documento dell'abbazia di San Salvatore dell'anno 890 dove è nominato come Casale Plana. Nel 1175 diviene castello (castrumplani) ad appannaggio dei conti Aldobrandeschi di Santa Fiora e nel 1198 assume il nome di Plana Ferraria, probabilmente dovuto alle rocce di colore ferrigno che sovrastano il pianoro. Nel 1330 metà del paese venne ceduto dagli Aldobrandeschi a Siena, città che nel successivo anno conquistò definitivamente la totalità del territorio a seguito di un assedio messo in atto dal capitano di ventura Guidoriccio da Fogliano. 

Castel del Piano rimase sotto il dominio della città del Palio fino al 1559, quando fu annesso al Granducato di Toscana. In tale periodo  il paese ebbe un forte incremento artistico e culturale, con la costruzione di palazzi nobiliari rinascimentali e soprattutto la presenza di numerosi artisti che fondarono una vera e propria scuola, come la dinastia dei pittori barocchi Nasini.

Nel XIX secolo i casteldelpianesi parteciparono attivamente ai moti risorgimentali.

 

 

Andrea Fratini e Achille Franci combatterono a Curtatone e Montanara, mentre Francesco Magliacani e Giuseppe Sorbelli seguirono più volte Giuseppe Garibaldi.

 

 

 

 

Durante la seconda guerra mondiale, Castel del Piano vide il passaggio del fronte alleato e qui si fermò il generale De Gaull.

 

 

 

 

Nel 1965 chiuse lo storico stabilimento per la produzione dell'acido tannico, importante risorsa economica del territorio,ma quasi di pari passo il comune scoprì una nuova e importante  fonte di guadagno nel turismo invernale, grazie all'apertura dei primi impianti sciistici alle Macinaie e alla Contessa, ancora oggi molto frequentati.

Nel 2007 il comune è inserito tra le eccellenze della guida europea del progetto EDEN come una delle destinazioni rurali emergenti d'Italia.

Lo stemma di Castel del Piano è costituito da uno scudo di colore rosso su cui è raffigurata una fortezza con una torre.

 

Il gonfalone  ha la seguente blasonatura ufficiale: «di rosso al castello, merlato alla guelfa, torricellato di uno, aperto e finestrato del campo».

 

 

LUOGHI DI CULTO

CHIESA DELLA PROPOSITURA

 

E' dedicata alla Natività di Maria e conosciuta anche come chiesa dell'Opera ed  è situata in piazza Madonna, fuori dalla porta dell'Orologio. La sua costruzione fu iniziata nel XV secolo, ma l'edificio è stato completato solamente nel 1870. Il campanile venne eretto nel 1829, disegnato dall'architetto Gaetano Baccani, mentre le statue poste sulla facciata furono realizzate da Giuseppe Felli. Tra le opere conservate all'interno, si ricordano un dipinto di san Cerbone (1642) di Domenico Manetti, alcune pitture di Giuseppe Nicola Nasini ed una tela con la Vergine tra i santi Niccolò e Michele diFrancesco Nasini.

 

 

 

 

CHIESA MADONNA DELLE GRAZIE

 

Situata in piazza Madonna, di fianco alla Propositura, è stata costruita sul luogo di una cappella del 1504. L'aspetto attuale risale agli anni tra la fine del XVII e la metà del XVIII secolo, mentre la facciata è stata completata nel 1932. All'interno, tra le varie opere, si trova un'interessante pala d'altare di Francesco Nasini raffigurante la Madonna del Carmine (1652).

 

 

 

 

CHIESA DI SAN LEONARDO

 

Situata nel centro storico in piazza Arcipretura, è ricordata nel 1188 e nel 1198 come possesso dell'abbazia di San Salvatore. L'edificio ha subito ristrutturazioni nel 1451, nel 1520, anno in cui venne costruito il campanile, e nel 1915, assumendo l'aspetto che porta ancora oggi. Sulle pareti interne sono visibili resti di affreschi. Interessante la pala d'altare di Francesco Nasini raffigurante san Girolamo. 

 

 

 

 

 

 

CHIESA DEI SANTI NICCOLO' E LUCIA 

 

Conosciuta anche con il titolo del Santissimo Sacramento o chiamata semplicemente Chiesa Piccina, è situata nel centro storico in via dei Rossi. Ricordata in un atto del 1216, se ne hanno notizie nelle decime del 1302-1303; l'edificio fu ampliato a più riprese tra il XVI e il XVII secolo, poi nel 1703, con l'aggiunta di una cappella, nel 1858 e negli anni tra il 1872 e il 1877 con la costruzione del campanile. 

 

 

PIEVE DI SANTA LUCIA MONTENERO

 

E' situata nel centro storico di Montenero d'Orcia, è citata nelle bolle di Clemente III (1188) e di Innocenzo III (1198) come proprietà dell'abbazia di San Salvatore. Al suo interno sono conservate interessanti opere d'arte di epoca medievale

 

 

CHIESA DI SAN MARTINO MONTEGIOVI

 

All’inizio apparteneva all’Abazia di Sant’Antimo ed è documentata nel 1302 1303.  Nonostante le ristrutturazioni moderne, fra le quali l’aggiunta del campanile, la facciata conserva elementi architettonici  trecenteschi nel paramento a filaretto e nel portale a tutto sesto. Le testimonianze pittoriche  interne del settecento mostrano una maniera vicino ai modi di Francesco Nasini, cui si devono la Madonna del Rosario tra i Santi Domenico e Caterina da Siena (secondo altare a destra) e la Madonna col Bambino, San Giovannino e Santa Monica firmata e datata 1692 (secondo altare a sinist

 

 

CHIESA MADONNA DEGLI SCHIAVI 

 

E’ conosciuta anche come Chiesa della Madonna delle Grazie.

Già oratorio degli schiavi, è una costruzione cinquecentesca riedificata nel 1852-1869 ed affiancata sulla destra dal campanile. La facciata presenta un portale architravato, un oculo ed il timpano triangolare terminale. Nell’aula rettangolare interna si trovano un affresco quattrocentesco con la Madonna col Bambino cui sono stati aggiunti due Angeli adoranti, forse per mano di Francesco Nasini e un altro affresco di sc uola senese del XV secolo raffigurante la Crocifissione.

(Notizie ricavate da Wikipedia)

 

ALTRE IMMAGINI DEL PAESE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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