Credo, fermamente credo, che una “famiglia” squinternata e stronza come quella italiana non esista in nessun’altra parte del mondo. Credo non esista al mondo una “famiglia” dove i propri figli si lasciano morire di fame, di freddo, di stenti, di sofferenze agli angoli di una strada o sotto i ponti e si accolgono gli ESTRANEI fornendo loro pranzi al caviale e champagne. Credo che siamo gli unici al mondo a privare del lavoro, dello stipendio, della dignità, dei diritti, della vita sociale e ricreativa i nostri figli, che non intendono sottostare alle angherie, ai ricatti, alla obbligatoria inoculazione di un farmaco sperimentale del quale non si conosce l’efficacia e gli effetti collaterali, mentre si tollera che gente di qualsiasi estrazione sociale proveniente da ogni angolo del pianeta possa mettere piede nel suolo italico senza alcun controllo sanitario, senza alcun vaccino, senza alcuna restrizione, senza alcun obbligo. Credo che nessuno al mondo abbia in “famiglia” degli esseri talmente scarsi di comprendonio che, in un momento drammatico come quello attuale, con una guerra alle porte (dalla quale dovremmo stare il piu’ lontano possibile, dichiarare la nostra neutralità) giocano alla guerra, che inviano aerei, carri armati ed esercito alle porte dei belligeranti, sbeffeggiando l’aggressore, provocandolo in ogni modo, minacciandolo ogni giorno, definendolo peggiore di un animale, senza minimamente rendersi conto che comportamenti così idioti possono avere delle reazioni violente con conseguenze catastrofiche. Credo, fermamente credo, che le poche tribu’ di indigeni rimaste sulla faccia della terra siano molto più civili, più intelligenti e meglio amministrate della nostra “famiglia”, allo sbando più totale.
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