QUESTO IL POST PER IL QUALE SONO STATO SOSPESO DA FACEBOOK PER UNA SETTIMANA ALLA FACCIA DELLA LIBERTA' E DEMOCRAZIA.
Se diamo per scontato che il popolo è il gregge (e su questo non ci piove perché anche in tempo di pandemia viene considerato tale, agognando per lui l’immunità di gregge), che il gregge è controllato, gestito, sfruttato, dal pastore, ravvisabile nel Presidente del Consiglio e la sua famiglia (partiti politici che lo appoggiano), quale effettivo ruo ha l’informazione?
L’informazione svolge papale papale il ruolo che spetta al cane pastore (normalmente un pastore maremmano).
E qual è il ruolo del “maremmano”?
Quello di controllare il gregge, di stare attento che rimanga compatto, di evitare che le pecore si rendano troppo indipendenti e intraprendenti, che si “allontanino” dal branco, che non prendano troppe iniziative personali, che non bruchino dove non devono brucare, che siano sempre disponibili verso il pastore, che si facciano tosare, mungere, che facciano figli e li sacrifichino, che, insomma, facciano tutto ciò che vuole il padrone, nell’interesse del padrone.
Concludendo questa breve riflessione mi viene spontaneo sostenere che Draghi e i suoi draghetti hanno nell’informazione un cane maremmano ubbidiente, totalmente sottomesso, addestrato alla perfezione, pronto ad eseguire ogni e qualsiasi ordine legittimo o illegittimo, pronto a sbavare, a slinguare, a scodinzolare, a farsi mettere la museruola, a farsi legare al piede del tavolino, ad abbaiare, ringhiare, avventarsi contro il gregge, inerme costringendolo a sottostare ad ogni angheria e sopruso.